micropipetta Gilson: il braccio destro (o sinistro) di ogni ricercatore

2022-11-07 16:06:50 By : Ms. Nancy Yu

È davvero un grande onore per noi, team di MicrobiologiaItalia (M), poter intervistare oggi, un personaggio così di alto profilo nel panorama della ricerca scientifica. Spesso il suo ruolo viene sottovalutato, pochi riescono a dargli la giusta luce ed importanza nonostante il suo contributo sia essenziale nella buona riuscita di qualsiasi esperimento.

Oggi perciò, qui, in questo articolo,  proveremo noi a riportare in auge e riconferire la giusta popolarità a lei, l’inimitabile, indipensabile, incorreggibile:  micropipetta Gilson (G).

M: Salve, Dott.ssa Gilson, innanzitutto volevamo dirle che le siamo veramente riconoscenti per aver accettato il nostro invito a questa intervista. Di cose da chiederle ne abbiamo veramente molte, perciò iniziamo subito.

Nonostante il suo nome non compaia mai tra i “materiali e metodi” di qualsiasi pubblicazione, il suo ruolo è, da sempre, innegabilmente fondamentale per la maggior parte delle ricerche fatte nel tempo. Quindi, la prego, ci dica come è arrivata a raggiungere questo traguardo e quali sono le caratteristiche che la rendono così unica.

G: Innanzitutto vorrei ringraziare voi per permettermi di poter finalmente “parlare” apertamente di fronte ad un grande pubblico, e non rimanere sempre dentro le quattro mura di un laboratorio.

Come probabilmente saprete, ormai ho una certa età. La prima micropipetta è stata brevettata intorno alla fine degli anni ‘50, in Germania, dal fondatore dell’azienda Eppendorf. Successivamente il dottor Heinrich Netheler, ne ereditò i diritti e nel 1961 iniziò la produzione commerciale. Il mio talento è ereditario. Prima di me, i miei avi inziarono a far carriera nell’ambito dei laboratori scientifici. Le prime pipette semplici vennero realizzate in vetro, come le pipette Pasteur (Fig.1) e pensate che, ad oggi, quelle di grandi dimensioni continuano ad essere realizzate in vetro; altre invece sono realizzate in plastica comprimibile per facilitarne l’utilizzo.

M: e cosa ha fatto la differenza fra la dott.ssa Gilson ed i suoi avi?

G: In primis sicuramente la mia precisione nel prelevare i volumi. L’operatore può decidere esattamente quanto volume prelevare, impostarlo ed io saprò esattamente cosa fare, per questo vengo definita micropipetta, a differenza loro.

In base al volume minimo e massimo che siamo in grado di prelevare, io e le mie colleghe siamo state suddivise in:

In seconda battuta poi, io sono stata creata proprio per diventare a tutti gli effetti il braccio destro (o sinistro… dipende dall’operatore) del ricercatore, e quindi una grande differenza risiede nella mia struttura, molto più ergonomica e sofisticata.

M: Non ci lasci così, la prego. Ci descriva le sue caratteristiche.

G: beh, la mia struttura (Fig. 2) è caratterizzata da:

M: quindi dott.ssa Gilson, a seguito di tutte queste innovazioni che la caratterizzano e che ha apportato nella pratica di laboratorio, in sintesi, qual è il suo ruolo?

G: Come lei ha giustamente esplicitato nell’incipit di questa intervista, non vengo MAI nominata in nessun articolo scientifico ma, nella pratica di laboratorio, sono indispensabile. Qualsiasi protocollo, qualsiasi esperimento necessita del mio aiuto, senza di me il ricercatore sarebbe perso.

M: Effettivamente, ha ragione, può spiegarci nel dettaglio le motivazioni di queste sue dichiarazioni?

G: posso prelevare microvolumi inferiori ad 1 μL. Un volume estremamente piccolo che non può essere prelevato con precisione da altre strumentazioni presenti comunemente in laboratorio. Volete alcuni esempi?

Sono in grado di aspirare liquidi di qualsiasi natura, posso essere utilizzata per preparare delle mix di piccoli volumi, di aspirare surnatanti con precisione e mantenere intatti i pellet, posso essere utilizzata in tecniche come Real-Time PCR, elettroforesi, PCR classica, Estrazioni del DNA, RNA e chi più ne ha, ne metta.

M: e quindi la domanda sorge spontanea, come funziona esattamente una micropipetta come lei?

G: Partiamo dal presupposto che per funzionare, dipendo dall’operatore e da un’altra strumentazione fondamentale in laboratorio: i puntali. Senza di loro non posso agire, ma si sa, la ricerca scientifica è un lavoro di squadra.

In generale, il mio meccanismo si basa su di uno spostamento di aria azionato da un pistone, come di seguito:

M: mi sembra davvero un bellissimo gioco di squadra.

G: lo è, caro, lo è.

M: bene Dott.ssa, ora l’intervista si farà davvero intrigante per lei e per noi. Dopo tutti questi anni nei laboratori, dopo le mille esperienze che porta nel suo bagaglio, immaginiamo che, anche lei, avrà sicuramente capito di essere dotata di alcune limitazioni. Vuole confessarcene qualcuna?

G: certo, la perfezione non esiste, ed ahimè anche io rientro in questo luogo comune, ma è giusto così. Le limitazioni sono fatte per essere migliorate, sai che noia essere una micropipetta perfetta?!

M: Siamo perfettamente d’accordo, ma non sfugga al fulcro della nostra domanda. Continui, la prego.

G: anche se non è sempre facile per me accettare i miei limiti, alcuni di questi possono essere:

Errori di pipettaggio: questo mio limite dipende anche dall’azione dell’operatore, in quanto effettuare (per esempio in caso si voglia risospendere una soluzione e successivamente prelevare un determinato volume) più pipettate velocemente, può comportare l’entrata di aria nel vuoto generato dall’azione del pistone che quindi di conseguenza toglierà spazio alla risalita del liquido, risultato? L’operatore preleverà un volume diverso da quello prefissato. Dall’altro lato invece, effettuare una pressione maggiore di quella dovuta a livello del pistone (pulsante superiore) può comportare un prelievo di volume maggiore di quello settato e desiderato dall’operatore.

Le bastano tutti questi punti come risposta?

M: direi che è stata estremamente esaustiva per i nostri lettori. Ma a questo punto completiamo il quadro e concludiamo questa intervista con consigli pratici da poter dare a chi si troverà un giorno in laboratorio a lavorare con lei.

G: Questo è uno dei temi che mi piacciono di più e che ahimè molto spesso vengono sottovalutati. Per cercare di evitare problemi, c’è bisogno di grande accortezza da parte dell’operatore in quanto anche io necessito di manutenzione ed attenzioni:

M: Che dire Dott.ssa Gilson, siamo veramente felici di esser stati qui con lei oggi e di aver potuto finalmente avere una visione chiara delle sue funzionalità e di ciò che l’ha resa così importante da restare al fianco dei più grandi ricercatori.

G: il piacere è stato tutto mio ragazzi, ma ora devo proprio scappare, torno dai miei ricercatori e continuerò a lavorare anche per voi, per permettervi di parlare sempre più di innovazioni e scoperte di questo meraviglioso mondo della ricerca scientifica.

M: non vediamo l’ora di leggere nuove pubblicazioni Dott.ssa e le promettiamo di ricordarci sempre di lei. A presto.

G: Vi aspetto per lavorare anche al vostro fianco.

1- https://it.xcv.wiki/wiki/Pipette#:~:text=La%20prima%20micropipetta%20%C3%A8%20stata,Schnitger%20(%20Marburg%20%2C%20Germania).

2- https://it.gilson.com/pub/media/docs/PIPETMANCLASSIC_UG_LT801120-F.pdf

3- https://www.mt.com/dam/RAININ/PDFs/UserManuals/rainin_classic_manual_IT.pdf

4- Figura 1: https://www.google.com/searchq=PIPETTA+PASTEUR&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwiRmMW1iJXxAhUYHOwKHVHhAagQ_AUoAXoECAEQAw&biw=1536&bih=722#imgrc=UqxNG4c8WuvDY

5- Figura 2: http://ratiolab.com/en/19-ratiopetta-pipets

6- Figura 3: https://www.google.com/search?q=puntali+&tbm=isch&ved=2ahUKEwjf1JasjJXxAhVas6QKHS1ADQwQ2-cCegQIABAA&oq=puntali+&gs_lcp=CgNpbWcQAzICCAAyAggAMgIIADICCAAyAggAMgIIADICCAAyAggAMgIIADICCAA6BAgAEEM6CAgAELEDEIMBOgUIABCxA1CR3gtY1ekLYNnsC2gAcAB4AIABWYgB-ASSAQE4mAEAoAEBqgELZ3dzLXdpei1pbWewAQDAAQE&sclient=img&ei=PjvGYN-9O9rmkgWtgLVg&bih=664&biw=1536#imgrc=07lvkU4UW1eoaM

7- Figura 4:https://www.google.com/search?q=porta+pipette&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwi-pv6qjJXxAhXLCuwKHVrsBSYQ_AUoAXoECAEQAw&biw=1536&bih=664&dpr=1.25#imgrc=gvNqCf

8- immagine in evidenza: https://www.google.com/search?q=ricercatore%20con%20micropipetta%20in%20mano&tbm=isch&hl=it&tbs=isz:l&sa=X&ved=0CAIQpwVqFwoTCOD_rNCXlfECFQAAAAAdAAAAABAC&biw=1519&bih=664#imgrc=DrRPbg4uDwlB_M

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