Microplastiche: per la prima volta trovate anche nel sangue dell'uomo - inNaturale

2022-11-07 15:53:58 By : Mr. Buffon Liu

Il ritrovamento di tracce di microplastiche nel sangue di 17 persone conferma i timori riguardo l’inquinamento globale da materiale polimerico.

Le microplastiche sono all’interno del corpo umano. La conferma arriva da uno studio olandese dell’Università Vrije di Amsterdam, pubblicato sulla rivista scientifica Environmental International. La ricerca ha individuato la presenza di microplastiche nel sangue di 17 su 22 donatori anonimi suggerendo la possibilità che il fenomeno sia comune e molto diffuso.

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Che l’inquinamento da microplastiche sia onnipresente era ormai già chiaro. Diversi studi precedenti hanno mostrato come i frammenti di plastica microscopica hanno raggiunto i luoghi più estremi del pianeta dagli oceani più profondi alle montagne più alte. Le microplastiche sono entrate nella catena alimentare rilevate nel flusso sanguigno di animali destinati all’alimentazione così come nelle feci di esseri umani, in particolare bambini. Si tratta tuttavia della prima volta in cui si ha evidenza concreta di come le microplastiche possono entrare nel sangue umano. In precedenza tracce di microplastiche erano state individuate nella placenta. La presenza di microplastiche nel sangue dell’uomo suggerisce come queste particelle possono finire per entrare e rimanere nei nostri organi con effetti ancora ignoti sulla nostra salute.

In 17 casi su 22 i ricercatori olandesi hanno trovato tracce di microplastiche nel sangue dei donatori. Metà dei campioni con microplastiche presentava tracce di PET, una plastica ampiamente utilizzata per la produzione di bottiglie. Circa 1 campione su 3 presentava invece tracce di polistirolo, anch’esso utilizzato spesso come contenitore per alimenti. La concentrazione media di microplastiche per ogni donatore è stata di 1,6 micrometri per millilitro, l’equivalente di un cucchiaino di plastica in 10 vasche da bagno. Secondo i ricercatori tuttavia potrebbero esserci molti altri tipi di microplastiche presenti nel nostro sangue. Non è stato infatti possibile verificare la presenza di particelle di plastica più grandi del diametro dell’ago utilizzato per i prelievi.

Impossibile per i ricercatori stabilire con certezza come le microplastiche siano entrate nel sangue dell’uomo. È possibile che siano penetrate nel flusso sanguigno attraverso la respirazione oppure attraverso il consumo di alimenti contaminati o ancora dall’utilizzo di prodotti particolarmente esposti come dentifrici, lucidalabbra o persino tatuaggi.

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Ad oggi non esistono ricerche capaci di verificare gli effetti della presenza di microplastiche all’interno del sangue. Una ricerca dell’Università di York dello scorso anno ha mostrato come livelli di microplastiche simili a quelli presenti nel cibo che consumiamo quotidianamente può di fatti danneggiare cellule umane in condizioni di laboratorio: riducendo la risposta immunitaria, causando stresso ossidativo e persino portando alla morte della cellula. Non è chiaro invece ancora quali sono gli effetti delle microplastiche per l’organismo nella sua interezza e ricerche più approfondite serviranno per fare chiarezza in merito ma, difficilmente, si tratterà di buone notizie. Soprattutto considerando come, seguendo i trend attuali, la produzione mondiale di plastica è destinata a raddoppiare nei prossimi decenni.

Fonti: Environment International – The Guardian

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