L'OSS nell'esecuzione dell'esame delle urine con stick

2022-11-07 16:01:59 By : Ms. Linda Liu

Pubblicato il 29.01.17 di Paola Botte Aggiornato il 30.11.20

L'esame delle urine con l'utilizzo di stick - o striscia reattiva - può essere eseguito dall'Operatore Socio Sanitario su indicazione dell'infermiere.

Operatore Socio Sanitario esegue esame urine con stick

L'uroscopia è nata nei primi anni dell'età moderna come arte divinatoria e aveva lo scopo, almeno secondo i praticanti dell'epoca, di diagnosticare le malattie attraverso l'osservazione dei caratteri fisici dell'urina, come la temperatura, la densità e l'odore.

Operatore Socio Sanitario esegue esame urine con stick

Nei secoli, poi, la valutazione e lo studio delle stesse si è evoluto al punto da arrivare oggi ad un esame completo che si divide in due fasi: chimico fisico, microscopico del sedimento.

Con la prima fase, in alcuni casi, esiste la possibilità di diagnosticare rapidamente, come facevano gli indovini di una volta, ma questa volta con l'aiuto della scienza, le più frequenti patologie. Un esempio sono il diabete, la nefrite o comuni infezioni urinarie. L'esame consiste nell'utilizzo di uno stick, o striscia reattiva, e può essere eseguito anche dall'OSS su indicazione dell'infermiere.

Le strisce reattive sono strisce costituite da un supporto in plastica rigido su cui sono presenti dei quadratini che contengono reagenti enzimatici capaci di cambiare colore a contatto con i vari elementi urinari ricercati, che possono essere sangue, glucosio, proteine, chetoni etc.

Deve prima di tutto preparare il materiale da utilizzare, costituito da guanti, un contenitore per le urine, un flacone di strisce reattive e un orologio.

Prima di indossare i guanti va effettuato un accurato lavaggio delle mani, che rappresenta la prima forma di protezione nei confronti del paziente. Va altresì ricordato che i guanti non devono essere sterili, perché non è prevista nessuna manovra invasiva, ma un semplice prelievo di liquido biologico.

In questo caso il DPI (dispositivo di protezione individuale) serve all'operatore per proteggersi da un eventuale contatto con le urine.

Il contenitore serve per immergere per pochi secondi lo stick. Prima di utilizzare le strisce l'operatore deve accertarsi della data di scadenza presente sulla confezione e dell'integrità della stessa. L'orologio deve essere, come si sa, a lancette.

Dopo avere preparato l'occorrente, l'OSS deve recarsi nella camera del paziente e informarlo di cosa si andrà a fare, come avviene di solito prima di ogni procedura. Il test va eseguito utilizzando preferibilmente le urine del mitto intermedio appena emesse, prive teoricamente da contaminazioni batteriche dell'uretra.

È necessario prestare attenzione anche nella fase d'utilizzo della striscia, che non deve essere toccata nelle sue zone reattive. A fine immersione, lo stick va tenuto in posizione orizzontale vicino alla confezione dove c'è una scala colorimetrica che permette di confrontare il risultato del test.

In un minuto, a partire dalla fine dell'immersione dello stick, è possibile leggere i risultati per tutti i reattivi tranne che per i leucociti, i quali richiedono un'attesa di due minuti.

In alternativa, per una lettura più precisa, si può utilizzare un lettore automatico di stick urinari.

I risultati vanno poi consegnati all'infermiere e al medico, che in caso di anomalie può richiedere un esame al microscopio di poche gocce di urina e mettere in evidenza altri elementi rilevanti ai fini diagnostici.

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Questa procedura in Inghilterra è svolta da tutto il personale, OSS compreso. Nessuna rivalità o ''paura'' che gli OSS si stiano appropriando di competenze infermieristiche. Ma lavoro di squadra dove il fine comune è il benessere del paziente.

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