Strumenti, arnesi, utensili: ecco quali sono gli oggetti che usa il chimico - Sanremonews.it

2022-11-07 16:03:44 By : Ms. Shara Kuang

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Alcuni indispensabili per muovere i primi passi nel mondo della chimica, altri più sofisticati, fino ai computer e ai software di calcolo e simulazione per statistiche e verifiche; senza tralasciare l’attrezzatura di protezione e sicurezza. Gli strumenti che usa il chimico per svolgere la sua attività sono molti di più di provette, grembiule, mascherina e guanti. Scopriamoli insieme

Sì, si chiama proprio così: vetreria chimica, o vetreria da laboratorio. L’insieme cioè di tutti gli oggetti di vetro presenti in un laboratorio di chimica. Il vetro è il materiale ideale usato da sempre nei laboratori di chimica: non può essere corroso dagli acidi, garantisce una pulizia e una trasparenza perfette. La provetta, il tubo di vetro chiuso ad una estremità è di certo l’emblema di questa scienza. Il nome è usato anche in senso figurato, proprio a significare che nella provetta è racchiuso un microcosmo parallelo al mondo reale, in cui avvengono reazioni importanti e rappresentative. Ma oltre alla classica provetta, il chimico maneggia regolarmente ampolle, imbuti, buretti, matracci e cilindri, pipette con appendice cava in gomma per aspirare e travasare liquidi, vetrini per l’osservazione dei cristalli al microscopio. Molti di questi strumenti in vetro sono graduati e perfettamente trasparenti, indispensabili se si debbono misurare con esattezza i contenuti; altri strumenti in vetro sono meno trasparenti ma resistenti al calore e alla refrigerazione, come i bicchieri con il beccuccio (becher), la beuta codata (fiasca Erlenmeyer) che si restringe alla sommità, i "palloni" che aiutano a far condensare i vapori e distillare, gli imbuti per travasare o filtrare liquidi in ebollizione. Questa seconda serie di oggetti in vetro per il chimico sono realizzati in Pirex o vetro Schott-DURAN. Le provette, resistenti al calore o meno, saranno contenute in un apposito rack, con gli appositi fori in cui inserirle per mantenerle verticali.

La lista di tutti i piccoli utensili e di tutti gli strumenti potenzialmente utili in un laboratorio di chimica potrebbe essere interminabile! Il già citato rack per le provette, poi spatole, pinze e pinzette, tappi per la vetreria e i flaconi, scatole di varie dimensioni. Ancora: fornelli, essiccatoi, impianti refrigeranti, termometri, aste a cui fissare quello che non si può tenere in mano (anche il chimico possiede solo due mani!) e relativi morsetti per assicurarne la stabilità. Indispensabile il becco di Bunsen: il bruciatore a gas che produce una fiamma uniforme e continua per scaldare, bruciare e ossidare le soluzioni, provvisto del treppiede su cui appoggiare la beuta o il becher e del diffusore di fiamma. La lista può spaventare, ma ancor più se si pensa che per tutto questo occorre uno spazio ben pensato, funzionale e pratico, in cui soprattutto siano ottimizzati, resistenti alle sostanze chimiche usate e facili da pulire e da sterilizzare, i banchi da laboratorio https://www.aleph-tech.it/arredo-laboratorio/. Naturalmente un laboratorio di chimica professionale richiede qualcosa di più della semplice attrezzatura dell’amatore: armadi di sicurezza, cappe e aspiratori, estintori, lavelli; in materiali appropriati e progettati secondo standard ergonomici, omologati e certificati a livello europeo, nonché apparecchiature di sterilizzazione adeguate.

La maggior parte di noi conosce le cartine di tornasole, le tabelle degli elementi chimici con i relativi reagenti, i modelli molecolari. Può darsi che in un laboratorio chimico di livello non troviate questi semplici oggetti, ma che ce ne siano infiniti altri di cui non conoscevate nemmeno l’esistenza. Soprattutto nei laboratori del settore medico, per il campionamento e le analisi si farà uso di prodotti sterili monouso che eliminano la contaminazione e la necessità di sterilizzazioni, più pratici da utilizzare ma che richiedono uno smaltimento adeguato. Sicuramente di molte delle sostanze presenti in un laboratorio chimico non potreste valutare la pericolosità; comunque, in piccola o in grande scala, non devono mai mancare gli elementi base per la sicurezza. Certo, in ambiti professionali, essendo il laboratorio un ambiente ad alto rischio, gli esperti e i tecnici sono adeguatamente istruiti sulle misure preventive e su come affrontare situazioni di emergenza; ma anche nel laboratorio amatoriale non mancheranno grembiuli, guanti resistenti agli agenti chimici, mascherine e occhiali protettivi adeguati alla pericolosità delle sostanze maneggiate. Raccogliere i capelli e indossare scarpe chiuse è consigliato, così come l’utilizzo di tappetini antiscivolo.

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